L’Istituto di ricerca di Scienze delle Religioni nasce all’interno della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, ai sensi dell'articolo 52 dello Statuto, con lo scopo di svolgere approfondimenti scientifici nell’ambito delle Scienze delle religioni, caratterizzati sia dal rigoroso rispetto degli statuti epistemologici delle scienze umane, che da una particolare sensibilità all’ascolto e alla valorizzazione dell’autocoscienza credente nella ricezione delle tradizioni religiose. Si tratta di una ricerca che vuole essere, nello stesso tempo, interculturale/interreligiosa e teologica.
L’Istituto si propone anche di sviluppare offerte e metodi formativi nell’ambito delle Scienze delle religioni, coerenti con la propria impostazione e attenti ai contesti reali dove si sviluppano dialogo e confronto. Il pluralismo religioso svolge, infatti, un ruolo primario nel delineare la complessità delle società nazionali, delle relazioni internazionali e del mondo globalizzato. Si rendono quindi necessarie competenze in grado di offrire uno sguardo accademicamente rigoroso (dal punto di vista contenutistico e metodologico) e rispettoso delle dinamiche religiose e interreligiose che intervengono nelle relazioni fra persona e società, fra istituzioni e nelle relazioni internazionali. Si pensi, ad esempio, all'impatto delle dinamiche religiose e interreligiose nelle relazioni di cura oppure nell’ambito degli ambienti carcerari.
Nello specifico contesto della missione ecclesiale le Scienze delle religioni rivestono un ruolo fondamentale sia in ordine alla testimonianza evangelica che nel dialogo interreligioso. Viviamo, infatti, in contesti plurali dove l’annuncio raggiunge persone che attraversano le più svariate esperienze aggregative e dove la ricerca religiosa delle giovani generazioni si sviluppa (nella maggioranza dei casi) fuori dall’ambito ecclesiale.
Gli orizzonti di dialogo interreligioso, aperti dal Magistero a partire da Nostra Aetate, dopo più di un ventennio di dibattito intorno allo “scontro di civiltà”, nel contesto di guerre in cui l'elemento religioso e perfino ecumenico è sempre più esplicitamente parte in causa, appaiono in tutta la loro carica profetica e quindi autenticamente politica.
L’istituto di ricerca si inserisce nel solco della tradizione ecclesiale e culturale fiorentina, con particolare riferimento all’eredità lapiriana e alla sua ormai lunga tradizione nell’ambito del dialogo ebraico-cristiano e islamo-cristiano, svolgendo la sua attività di ricerca e formazione con particolare attenzione alle religioni dello spazio mediterraneo.
Dal punto di vista metodologico i punti forza sono quattro:
- Approccio storico e filologico alle fonti delle principali tradizioni religiose.
- Attenzione alle diverse tradizioni religiose, in dialogo con la dinamicità e pluralità della loro ricezione credente.
- Metodo ‘teologico comparativo’, soprattutto riguardo ai temi etici e alle tradizioni spirituali.
- Attenzione ai contesti dove realmente incidono, in continua trasformazione, le dinamiche interreligiose, favorendo la ricerca sul campo con metodo inter- e trans-disciplinare.
L’Istituto, attraverso una serie di ricerche (teoriche e sul campo) e collaborazioni con enti di ricerca e associazioni che la Facoltà e l'Istituto Superiore di Scienze Religiose ad essa interno hanno svolto nel passato, propone percorsi di ricerca i cui focus sono differenti ma tra loro complementari. Il primo obiettivo è la lettura dei testi sacri delle differenti tradizioni religiose nella loro dimensione storico-critica e nella loro dimensione confessionale. Tale lettura suppone sia un approccio filologico in relazione alle lingue tradizionali dei testi (in particolare l’arabo e l’ebraico) sia la conoscenza delle tradizioni vitali dei singoli contesti culturali e geografici. Un secondo focus verte sull’interpretazione storica delle fonti da parte delle singole tradizioni, con una particolare attenzione alla loro interpretazione (quella formale e quella quotidiana) contemporanea. Un terzo focus si collega al secondo e verte sui temi della spiritualità e dell’etica comparata, particolarmente su quelli sfidanti nei contesti attuali. Un quarto focus cerca di indagare l’interazione tra testi, tradizioni e contesti di vita attraverso una serie di ricerche di conoscenza/intervento in ambiti specifici della vita sociale (detenzione, cura, educazione, migrazione, ambiti produttivi di media e grande dimensione, dimensione politica nazionale ed internazionale).
Il coordinatore dell’Istituto di ricerca è il prof. Marco Pietro Giovannoni, che si avvarrà della collaborazione di alcuni docenti.
L'Istituto prevede al suo interno la presenza di ricercatori qualificati di formazione universitaria e di docenti provenienti da varie università dell’area mediterranea, nell’ambito filologico, storico, teologico e delle scienze sociali. L'istituto darà inoltre spazio a collaborazioni con persone formate da una comprovata esperienza sul campo e curerà relazioni con docenti che provengono dalle diverse tradizioni religiose e culturali, in modo da favorire l’incontro fra l’apporto critico e l’autocoscienza dei credenti, che vuole essere la caratteristica del suo metodo di indagine dei fenomeni religiosi.
Con l’intento di svolgere un servizio sociale ed ecclesiale, l’Istituto organizza un percorso accademico di perfezionamento in Scienze del dialogo interreligioso per tutti gli interessati e in particolare per quanti svolgono un servizio a vario titolo nella mediazione interculturale e interreligiosa e desiderano un accesso alle fonti e ai contesti delle varie tradizioni religiose mediterranee (Ebraismo, Cristianesimo, Islam, Baha’ismo) e approfondirne gli aspetti teologici.
Si rivolge in particolare alle diverse figure professionali chiamate a favorire il dialogo e la collaborazione fra persone appartenenti alle diverse tradizioni nei contesti sociali. Una particolare attenzione è rivolta a coloro che lavorano nei settori produttivi e negli ambiti liminali della vita sociale (carceri, assistenza sociale, attività educative e assistenza sanitaria). Le competenze acquisite nel percorso di studi sono inoltre proprie dei mediatori interculturali e interreligiosi.
Le lezioni sono offerte in lingua inglese e italiana.
L’istituto di ricerca, come espressione della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, assume per conto della stessa la collaborazione già in essere fra la Facoltà e la Scuola di Dialogo Interreligioso di Firenze, facendosi promotore del progetto di formazione per Imam.
L'istituto assume anche le attività di formazione nell’ambito delle scienze della religione portate avanti per oltre un ventennio dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose (fiorentino prima e Toscano a partire dal 2017) nonché le collaborazioni da esso avviate con associazioni, realtà ecclesiali ed altri enti di ricerca.