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VOCAZIONI FELICI
Integrare orientamento sessuale, affetti e relazioni
PERCORSO DI FORMAZIONE PER PRESBITERI, CONSACRATE, CONSACRATI (FINO AI 50 ANNI DI ETÀ), E PER RETTORI, FORMATRICI E FORMATORI)
La Facoltà Teologica dell’Italia Centrale e la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia.
Docente: Chiara D’Urbano, Psicologa e Psicoterapeuta, Consultrice del Dicastero per il Clero, Perito dei Tribunali Ecclesiastici della Rota Romana, del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano e del Tribunale di I Istanza del Vicariato di Roma. Autrice di libri e articoli rivolti a sacerdoti e consacrate/i.
Psicologa e psicoterapeuta EMDR, si occupa dell’età adulta, a partire dalla storia familiare che è all’origine dello sviluppo personale e delle scelte di vita più significative.
In particolare, da molti anni accompagna in ambito clinico e formativo i processi vocazionali di seminaristi, sacerdoti, religiosi e religiose all’inizio del loro cammino, nei primi anni di valutazione e decisione, o più in là negli anni. Collabora con Seminari e Istituti religiosi.
Il Percorso Vocazioni felici si fonda su due concetti chiave:
1) Possono esserci vocazioni compiute.
La prevalenza mediatica rimanda situazioni problematiche e fallimentari, ma questo dato non corrisponde alla realtà. Ci sono presbiteri e consacrate/i non perfetti, fallibili ma felici, realizzati nella loro vocazione, risolti.
2) Una chiave di possibilità di benessere è quella dell’integrazione di tutto ciò che è parte della natura umana, dentro i processi di fede e di risposta alla chiamata di Dio.
Teorico
Nel senso che si propongono dei costrutti e dei testi scientifici che attengono al funzionamento umano, proprio in quanto presbiteri, consacrate e consacrati sono persone umane che amano, soffrono, camminano, cadono come tutti gli altri
Tali testi saranno, poi, declinati nello specifico vocazionale con un linguaggio non tecnico.
Pertanto i processi di fede dialogano e si confrontano con la comunità che studia, fa ricerca, evolve, pur all’interno di un’antropologia in un orizzonte specificamente cristiano.
Pratico
- Perché nasce dall’esperienza viva di incontro e ascolto di presbiteri, consacrate/i le cui storie passano in filigrana in ogni sessione.
- Perché il linguaggio e i contenuti saranno concreti e toccheranno temi sensibili ancora poco esplicitati in ambito vocazionale (come l’affettività/ la sessualità/l’orientamento sessuale).
- Perché si propongono delle chiavi concrete di integrazione dell’affettività.
- Infine, perché attraverso aule virtuali ci sarà lo spazio per un confronto a piccoli gruppi (parte integrante del percorso), fatto di riflessioni guidate e osservazioni critiche, e una restituzione/confronto assembleare con la Docente.
Sarà un percorso online per permettere una partecipazione allargata, ma seria e profonda, che abbatta spostamenti, costi, e rispetti l’organizzazione degli impegni già numerosi di ciascun presbitero, consacrata/o.
Non si propongono soluzioni o risposte, ma si offrono delle considerazioni maturate nel tempo, nell’ascolto della vita e delle vicende di sacerdoti e consacrate/i, confrontate con le competenze psicologiche.
Il percorso è pensato in modo focalizzato per le vocazioni presbiterali e a vita comune.
È rivolto, quindi, a presbiteri, consacrate/i fino ai 50 anni di età – quindi a quanti sono già stati ordinati o hanno emesso la Professione religiosa – in modo da intercettare e affrontare temi e criticità simili, condivise da chi ha già qualche anno di esperienza, e a Rettori, Formatrici e Formatori.
La scelta del target non vuole escludere presbiteri e consacrate/i con più anni alle spalle, quanto piuttosto prendere in considerazione vissuti simili, evitando il rischio di parlare in modo generico e indifferenziato, e quindi assai poco utile.
Le stanze di lavoro, nella misura del possibile, terranno conto dell’età dei partecipanti, per facilitare il dialogo, la condivisione di esperienze e l’apertura del proprio vissuto.
Le persone in vocazione costituiscono una “categoria” umana diversa dalle altre? No.
Tuttavia la peculiarità di vita, di organizzazione quotidiana e di strutture nelle quali uomini e donne si preparano ad assumere la propria vocazione e vivono la propria missione (nonché di attese sociali e di linguaggio), rendono opportuna e necessaria una trattazione che sappia tener conto della specificità vocazionale di presbiteri e di chiamati alla vita consacrata.
Il percorso si sviluppa in 7 sessioni online, di lunedì dalle 9.30 alle 12.30. Ci si iscrive all’intero percorso e non alle singole sessioni.
1) I SESSIONE: benessere, felicità e integrazione. Quale presbitero/quale consacrata/o nel Terzo Millennio? Cosa si intende per “integrare”, cosa si integra
2) II SESSIONE: l’orientamento sessuale. Definizione e approfondimenti. L’orientamento omoaffettivo
3) III SESSIONE: i 3 fattori di integrazione dell’affettività e i 2 agenti: persona e contesto.
I Parte. A) Il fattore tempo e la maturità psicoaffettiva: Area del Sé.
4) SESSIONE IV: La maturità psicoaffettiva: Area Interpersonale – le relazioni
5) SESSIONE V: i fattori di integrazione – Parte II.
- B) Il fattore autenticità personale e relazionale
- C) Il fattore “errore”/caduta sbagliare non rende sbagliati
6) SESSIONE VI: la responsabilità del contesto per ciascun fattore di integrazione. Formazione iniziale e permanente
7) SESSIONE VII: da definire
Domande e approfondimenti.
- Lunedì 17 novembre 9.30-12.30
- Lunedì 15 dicembre 9.30-12.30
- Lunedì 12 gennaio 9.30-12.30
- Lunedì 16 febbraio 9.30-12.30
- Lunedì 16 marzo 9.30-12.30
- Lunedì 13 aprile 9.30-12.30
- da definire
€ 100,00 per il percorso completo
Attivi la procedura di iscrizione compilando il form in questa pagina.
Sarà ricontattato dalla Segreteria.
Per maggiori informazioni: Tel. 055.428221 – vocazionifelici@teofir.it
Tutte le lezioni si volgeranno online in modalità sincrona.
Agli iscritti verranno inviate le istruzioni e i link per seguire le lezioni.
Come funzionerà ogni sessione
L’orario:
- 9,30-10.30: lezione
- 10,30-10.45: pausa
- 10,45-11.30: gruppi di lavoro nelle stanze virtuali
- 11.30-12.30 rientro in assemblea, restituzione, scambio e domande
I gruppi virtuali saranno organizzati dalla segreteria delle Facoltà, che invierà indicazioni in merito alla partecipazione alla “stanza” in cui ciascuno/a sarà inserito/a: ad es. stanza 3.
Ci sarà sempre qualcuno a disposizione per eventuali difficoltà tecniche.
I gruppi di lavoro NON avranno la presenza di un moderatore, proprio per lasciare possibilità di riflessioni condivise, paritarie, e non troppo scolastiche/strutturate.
Tuttavia…
- per lasciare che ciascuno possa prendere parola, sarà necessaria un’attenzione e un rispetto reciproci sui tempi di intervento;
- ogni gruppo decide chi riporterà in assemblea – in 1 minuto – 2 considerazioni, che possono essere 1 domanda e 1 riflessione, oppure 2 domande…
Questa scansione rigorosa è dovuta unicamente alla necessità di avere cura e attenzione perché la partecipazione sia veramente, il più possibile, di tutti.
Nel momento assembleare – compatibilmente con il tempo – saranno possibili domande/considerazioni individuali, sempre della durata di 1 minuto.
Rettori/Formatori/Superiore/Formatrici saranno inseriti/e in gruppi distinti. La restituzione in assemblea seguirà i medesimi criteri di “sinteticità”.

